Titolo: “Medea”
interpretata da Michela Caruso
Autore: Maricla Boggio
Musiche: Paolo Terni
Regia: Lorenzo Salveti
Anno:1981 Pubblicato su Ridotto 1-2
Prima rappresentazione: Teatro di Roma
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Testo
Il mito me lo porto dentro: La Medea di Maricla Boggio di Milagro Martín Clavijo
Maricla Boggio's Medea di Daniela Cavallaro
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Una donna è stata tradita. Vorrebbe uccidere. Dagli impulsi incontrollati della passione al ragionamento ed alla riflessione è implicito un lungo percorso mentale, secoli di civiltà.
Il testo di Maricla Boggio utilizza il mito di Medea a veicolo di questo viaggio nella mente, mediante una serie orchestrata di incursioni drammatiche del mito stesso nella coscienza della protagonista: citazioni letterarie, quasi fossero citazioni di antiche memorie personali.
Nella messa in scena di Lorenzo Salveti la dimensione del pensiero è resa attraverso la composizione di un flusso di sequenze a contrappunto ove interagiscono la viva voce dell’attrice monologante ed echi di voci, musiche e memorie provenienti da un montaggio su nastro magnetico sonoro elaborato assieme a Paolo Terni. In questo modo la donna si moltiplica e si riverbera nella evoluzione del processo mentale che la conduce alla sintesi conclusiva.

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