Titolo: “Guidogozzano"
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La scena è un ambiente chiaro, sul cui fondo appare una tenda bianca, a sipario; al di là della tenda si immagina la camera in cui è Gozzano morente.
Nel corso delle scene può accadere che esseri ed elementi inanimati prendano vita; che personaggi di epoche passate si presentino accanto ad altri che vivono nel presente; che meccanismi intellettuali assumano dimensione fisica per ricreare una situazione vissuta in termini reali e poi frammentata, rimontata, ricostruita secondo un percorso dell'immaginazione: è quanto avviene quando Gozzano evoca "Guidogozzano", il personaggio che il poeta, partendo da accadimenti reali, fa agire da protagonista delle sue poesie, secondo una ricostruzione proiettata nella sua dimensione artistica.
"Guidogozzano" - nome inventato dal poeta in un verso in cui parla di sé - consente una visualizzazione teatrale del procedimento creativo da lui messo in atto, nella trasformazione della vita in opera poetica, in una sorta di sdoppiamento di sé, personaggio da indagare, vagheggiare, ricreare.
Le azioni rappresentate - che si svolgono nell'arco di una decina d'anni - sono evocate nell'ultimo giorno della vita di Guido Gozzano.


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