Titolo: "Compagno Gramsci"
di Maricla Boggio e Franco Cuomo
regìa di Maricla Boggio
Teatro Insieme, Organizzazione Mauro Carbonoli
Stagione 1971-72
Prefazione
Programma
Foto


“Gramsci ha un posto indelebile nella memoria degli italiani”.

Vito Pandolfi

Il dramma storico ha avuto in Italia particolari ragioni di attualità.
Quello su Gramsci, concepito da Franco Cuomo e Maricla Boggio, ha non solo ragioni particolari di attualità, ma è anche legato ad una precisa reviviscenza, dovuta al fatto stesso di porre certi interrogativi nel nostro paese e presentarne una risposta.

La dura condanna subita da Gramsci unveste l’intera Sinistra italiana, quindi ci chiede ancora una volta di interrogarci su di un momento che fu cruciale per la storia italiana. Ancora oggi la questione è aperta in seno alla cultura del nostro paese.Perciò hanno intrapreso un serio cammino e hanno posto e sviluppato certi temi attuali Cuomo e Boggio.

E’ stato agilmente affrontato il rapporto tra la cultura meridionale e contadina e la coscienza operaia ed urbana, integrando la visione con i lati oscuri della coscienza, ottenendo così di offrirci il quadro palpitante e vero della situazione.

Sono stati inoltre affrontati dai due autori i rapporti personali di Gramsci, in particolare con la moglie Giulia, in essa raffigurando tutta la gamma familiare degli affetti; si intrecciano ai sentimenti privati i complessi sviluppi del pensiero politico, la volontà e la necessità dell’agire in quell’intrico di manovre la cui attualità rende esplicativa talòuni complessi storici.
Maricla Boggio e Franco Cuomo hanno interpretato le situazioni con obbiettività, hanno tentato di chiarirle, le hanno articolate uscendo dal terreno strettamente politico per ottenere un impasto di situazioni tendenti a creare criticamente una visione di epoca proiettata nel futuro-presente. Non potevano ffrici tentativo più drammaturgicamente compiuto.

Venti anni è stata la condanna di Gramsci e dei suoi compagni antifascisti. Il sacrificio andò in porto senza alcuna titubanza: la macchina si rende fatale senza cedere in nessun caso agli avvenimenti storici. Purtroppo la storia non cedett. In nessun caso si doveva tornare indietro. Gli anni della condanna trascorsero senza che nulla cambiasse. Tutto ciò è stato assurdo e non nutre giustificazioni di sorta. Il pubblico ha modo di rendersi conto di quanto di ineluttabile succede.
Oggi Terracini – che subì insieme a Gramsci la dura condanna dal fascismo ha il posto che logicamente gli compete. Gramsci ha un posto indelebile nella memoria degli italiani.

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