Presentazione di Francisco Mele


“…è che la vita non ci ritorna che attraverso percorsi sempre uguali e che essa ha ben tracciato una volta”

J. Lacan,1

Dall’isola in cui è nata, Sibilla parte alla ricerca del padre.
Quale padre cerca Sibilla? Il padre biologico autore della sua nascita? Oppure - secondo la terminologia lacaniana - il padre immaginario, seducente e possessivo, che incita al godimento?, o il padre simbolico, che aiuta il processo di crescita, di separazione dalla madre e di accesso alla legge della cultura?
Il pacco di sabbia mandato da Sibilla allo scrittore Ascanio Andrei rappresenta la metafora della Cosa freudiana. La Cosa o la causa che spinge il desiderio a mettersi in moto.
La sabbia riapre la diga dei ricordi, ma la stessa sabbia copre e soffoca la speranza di passare dall’”eternabile” - una metafora inventata dal protagonista - all’intreccio dei giorni che dà senso al racconto personale.
Tutto rimane ancorato in un non-luogo in cui il Desiderio si prende gioco un’altra volta dei piccoli desideri che animano i soggetti, ignari delle conseguenze delle proprie azioni.

 

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