Lo spettacolo mette in scena il bellissimo romanzo di Maricla Boggio, uscito nel 2005, nel quale si narra di Maria Urtica, una bambina sfollata dai nonni, in un paese del Canavese per sfuggire ai bombardamenti.
In un mondo straziato dalla guerra, davanti ai suoi occhi di bambina, la realtà le si manifesta come un universo misterioso, dove le vecchiette nella notte si riuniscono in volo e gli esseri più miseri risplendono di bellezza, come in un visionario gioco. Un caleidoscopio dove compaiono anche, parlanti, la Madonna, gli Angeli, il Pesce della vetrata della chiesa e altre creature di sogno. Alcuni episodi sono veri, resi più autentici da parole in dialetto, come parecchi personaggi, pur trasfigurati dalla mente di Urtica.