Titolo: “Sporcarsi le mani”
Autore: Maricla Boggio
Editore: Bulzoni Editore
Anno: 1974
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Cinque serate con i critici di teatro a cura di Maricla Boggio
Bulzoni editore, marzo-aprile 1974, Teatro Eleonora Duse, Roma.
Il libro è il risultato di cinque incontri, tenuti al Teatro Studio Eleonora Duse, sede storica degli spettacoli dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, a cui hanno partecipato numerosi critici e scrittori di teatro di quegli anni.
Gli incontri testimoniano di un interesse per il teatro come mezzo di comunicazione il più appassionante di tutti, che in quegli anni pareva svilupparsi. Gli incontri venivano dopo un seminario tenuto da Maricla Boggio nell’ambito della cattedra di Teorie e Tecniche delle comunicazioni di massa della Facoltà di Magistero dell’Università “La Sapienza” di Roma di cui era titolare Luciano Codignola. A questo seminario avevano partecipato alcuni studenti di tale cattedra e parecchi allievi dell’Accademia. Gli studenti avevano avuto in precedenza una serie di lezioni circa le origini e le funzioni della critica teatrale nata intorno alla fine dell’Ottocento.
Scopo di Maricla Boggio era quello di coinvolgere studenti universitari e futuri attori nella realtà viva del teatro. I ragazzi vennero infatti portati ad assistere a spettacoli in diversi teatri della capitale; successivamente furono lette e commentate insieme ai ragazzi dalla stessa Maricla Boggio e da Dante Cappelletti - allora assistente di Codignola e prematuramente scomparso anni fa - le recensioni uscite su quotidiani e riviste. I critici presenti alle serate – tutte poi fedelmente trascritte – intervennero in più tornate rispetto a quelle loro assegnate, in quanto il tema era diventato sempre più affascinante e, superando l’elemento iniziale da cui era partito il seminario, andava proponendosi lo scopo di ricercare la funzione della critica nella società.
I critici presenti alle serata furono Franco Cuomo, Mario Raimondo, Angelo Maria Ripellino, Renzo Tian, Corrado Augias, Italo Moscati, Giorgio Prosperi, Maurizio Giammusso, Aggeo Savioli, Alberto Blandi, Edoardo Fadini, Giorgio Polacco, John Francis Lane, Tullio Kezich, Elio Pagliarani, Ghigo de Chiara, Roberto De Monticelli, Ruggero Jacobbi, le personalità di maggior spicco che in quegli anni attraverso la critica teatrale esprimevano l’esigenza di un teatro che si facesse comunicazione forte di un cambiamento epocale.
Oltre ai critici, molte personalità del mondo teatrale intervennero nelle varie serate. Fra questi i registi Edmo Fenoglio e Mario Missiroli, l’anglista Agostino Lombardo, e poi Giovanni Lombardo Radice, Renato Minore, Mario Ricci, Valentino Orfeo ed altri rappresentanti del mondo teatrale romano, specie della sua avanguardia.
Gli studenti intervenivano chiedendo di volta in volta le ragioni di una determinata scrittura, di un giudizio, di una presa di posizione. Sia Maricla Boggio che Luciano Codignola presero parte attiva alle serate, mediando le varie posizioni e cercando di offrire agli studenti una linea di interpretazione attraverso cui arrivare se non ad una definizione di che cosa rappresenti la critica teatrale – impossibile per la vastità e la varietà con cui essa si dispiega - , almeno ad intenderne la funzione nell’ambito della società, sia da un punto di vista culturale che sociale.
Alcune pagine di quelle serate potrebbero costituire, ancora oggi, materia di riflessione sui motivi di un fallimento che segna la critica attuale, ridotta sia per spazio di stampa che per influenza di opinione e più che mai assente nella determinazione delle funzioni del teatro, e affossata dalle interviste e dai pettegolezzi da cui è stata sostituita sulle pagine dei quotidiani.