A ricordare Ruggero Ruggeri in un convegno a Lui dedicato al teatro Rossini di Pesaro, il 31 ottobre, alla conclusione del 62° Festival Nazionale d’Arte Drammatica, presieduto da Giovanni Paccapelo, è stato rappresentato “Ruggeri, lo sguardo invisibile”, di Maricla Boggio. Arnaldo Ninchi ha impersonato un vecchio suggeritore testimone delle interpretazioni dell’attore, per trent’anni acclamato Aligi de “La figlia di Jorio” di D’Annunzio. Dalla magica memoria del suggeritore scaturiscono i rimproveri di Gobetti, le valutazioni di Gramsci, il plauso di Silvio D’Amico e il sodalizio con Pirandello che scrisse per lui una mezza dozzina di testi di successo, tra cui “Enrico IV”, insieme ai risvolti privati di un attore alla ricerca della perfezione. Nel convegno Anna Teresa Ossani, docente di letteratura teatrale nell’università di Urbino, ha tenuto una relazione sul percorso artistico di Ruggeri, mentre, testimone diretto dei suoi spettacoli, ha raccontato episodi inediti Leonardo Bragaglia, autore di alcuni libri di biografia, storia e critica incentrati sul personaggio.