Titolo: “Il corpo creativo – la parola e il gesto in Orazio Costa"
Autore: Maricla Boggio
Editore: Bulzoni Editore
Genere: Spettacolo
Anno: 2001
Foto
Video Firenze, il MIM
Video Bari I, la Scuola di Espressione e Interpretazione scenica
Video Bari II, la Scuola di Espressione e Interpretazione Scenica
Video Roma - Taormina, dal metodo mimico allo spettacolo
Semplice come il respiro, il metodo mimico è – che ne siamo consapevoli o no – il nostro intrinseco modo di comunicare con il mondo. Elaborato da Orazio Costa, maestro di generazioni di attori e regista di circa duecento spettacoli in più di sessant’anni di attività, questo metodo trova applicazioni a più livelli: per chi intenda arricchire le proprie qualità espressive senza particolari finalità artistiche; per potenziare il rendimento scolastico dei ragazzi; per gli operatori di comunità terapeutiche nell’ambito delle devianze e delle dipendenze; infine, nella sua fase più alta, per l’interpretazione teatrale in cui, attraverso una sensibilità fortemente esercitata, l’interprete ripercorre l’itinerario creativo del poeta e del drammaturgo. “ E’ un processo di lavoro che si basa sul fatto che l’uomo ha come facoltà primaria di reagire di fronte alla realtà con l’adeguamento di tutto il proprio essere fisico e spirituale, tanto da divenire la realtà stessa – così Orazio Costa definisce la mimica -. L’uomo si immedesima spontaneamente nella realtà; vivere si può dire che sia proprio immedesimarsi”. Indialogo con Maricla Boggio, Orazio Costa approfondisce il metodo, rivelandone le differenti implicazioni, dai livelli più semplici – i giochi infantili – a quelli più complessis, fino alla poesia ed al teatro. Ad avvalorare la capacità espressiva del metodo mimico, insegnanti, attori, scrittori, critici e saggisti ne rendono appassionata testimonianza.
“Nessuno fra i miei allievi, anche riducendo il numero ai pochi veramente meritevoli e fra questi riducendo ancora fra i pochissimi che avrebbero potuto fare qualcosa per il loro vecchio maestro finché è vivo, ripeto nessuno si è mai nemmeno sognato di fare quello che hai fatto tu e dopo averlo lungamente e fedelmente sognato, senza ripensamenti hai saputo condurre ad un risultato che è dir poco doppio e triplo del prevedibile. Desidero dichiararti la mia commossa riconoscenza, intenendo con riconoscenza qualcosa di più e di meglio di una convenzionale e ben dovuta gratitudine”.
Orazio Costa ( da una lettera a Maricla Boggio sui filmati L’uomo e l’attore – Orazio Costa lezioni di teatro)
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