“Nessuno fra i miei allievi, anche riducendo il numero ai pochi veramente meritevoli e fra questi riducendo ancora fra i pochissimi che avrebbero potuto fare qualcosa per il loro vecchio maestro finché è vivo, ripeto nessuno si è mai nemmeno sognato di fare quello che hai fatto tu e dopo averlo lungamente e fedelmente sognato, senza ripensamenti hai saputo condurre ad un risultato che è dir poco doppio e triplo del prevedibile. Desidero dichiararti la mia commossa riconoscenza, intenendo con riconoscenza qualcosa di più e di meglio di una convenzionale e ben dovuta gratitudine”.

Orazio Costa ( da una lettera a Maricla Boggio sui filmati L’uomo e l’attore – Orazio Costa lezioni di teatro)


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